Maria e Ludovico: il conto corrente svuotato e la casa che diventa fortezza
- Avvocati Empatici

- 3 giu
- Tempo di lettura: 3 min
Quando il conflitto economico e abitativo si Intrecciano
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Oggi vi racconto la storia di Maria che scopre ad un certo punto che il marito aveva svuotato il conto corrente comune prima di arrivare all'imminente separazione.
Ludovico e Maria, sposati da quindici anni, due figli adolescenti di tredici e sedici anni. Lui imprenditore edile, lei insegnante di liceo. La loro bella casa con giardino nel pavese era diventata un campo di battaglia silenzioso. La crisi era iniziata da mesi, ma nessuno si aspettava questa escalation. Ludovico aveva trasferito tutto su un conto intestato alla madre ottantenne, convinto di "proteggere i suoi risparmi" dalla futura ex moglie.
Il panico di Maria era evidentemente palpabile: si doveva preoccupare di pagare il mutuo, la scuola dei figli, la spesa e il resto del fabbisogno. Ludovico comunque non si è limitato a svuotare il conto ma compie un gesto ancora più grave se possibile. Mentre Maria era dai genitori con i figli per il weekend, Ludovico cambia le serrature di casa sul presupposto che se qualcuno doveva uscire dalla stessa per la separazione, questo non era certamente lui che la casa l’aveva pagata. Maria, disperata, si vedeva costretta a chiamare i Carabinieri. I ragazzi assistevano alla scena del padre che discuteva animatamente con le forze dell'ordine davanti a casa loro. Il figlio maggiore iniziava anche ad avere crolli nel rendimento scolastico, la più piccola sviluppava attacchi d'ansia.
Questo caso illustra perfettamente come la guerra economica preventiva e il conflitto sull'assegnazione della casa familiare si intrecciano creando una spirale distruttiva che coinvolge aspetti emotivi, pratici e legali fondamentali.
In prima battuta vediamo le dinamiche psicologiche che sottendono ad un conflitto di tale portata:
1) la casa rappresenta identità, sicurezza, potere. Perdere la casa significa, simbolicamente, perdere la guerra della separazione soprattutto per chi la deve lasciare;
2) il denaro rappresenta spesso una efficace forma di controllo sull'ex partner;
3) le questioni economiche e abitative mascherano ferite emotive non elaborate;
4) i figli diventano loro malgrado vittime collaterali di una guerra tra adulti.
Dal punto di vista giuridico, emergono molteplici profili problematici:
Relativamente alla sottrazione dei fondi comuni c’è da ricordare la violazione dei doveri coniugali: fino alla separazione persistono gli obblighi di contribuzione e assistenza materiale, poi si decide in che forma questi obblighi vengono mantenuti una volta pronunciata la separazione. Inoltre il coniuge che sottrae beni comuni può incorrere nel reato di appropriazione indebita per non dire che potrebbero essere avanzate richieste risarcitorie in sede di separazione.
E per il cambio di serratura e l’occupazione esclusiva dell’immobile adibito a casa coniugale che responsabilità ci sono?
Cambiare le serrature può configurare varie ipotesi di responsabilità penale grave (violenza privata, violazione degli obblighi di assistenza, esercizio arbitrario delle proprie ragioni etc.). Sino a quando il Giudice non stabilisce chi resta in casa con i figli, la casa coniugale è intoccabile quindi l'atto compiuto da Ludovico è passibile di denuncia.
L'assegnazione della stessa prescinde dalla proprietà e si basa esclusivamente sull'interesse dei figli che sono gli unici titolari e legittimati a rimanere a vivere all’interno della casa.
Ci sono soluzioni da prendere nell’immediato, ma sarebbe meglio concentrarsi quando ci si trova in una crisi in soluzioni preventive e strategiche per ovviare il più possibile a scenari come quello vissuto da Maria e Ludovico:
la mediazione familiare integrata: prima che la situazione degeneri, un percorso che affronti congiuntamente aspetti economici e abitativi;
accordi preventivi scritti: stabilire per iscritto regole sulla gestione economica durante la crisi e su chi resta in casa, con tempi certi;
coordinazione genitoriale: un professionista neutrale che aiuti i genitori a comunicare nell'interesse dei figli;
trasparenza volontaria assistita: disclosure patrimoniale completa con l'assistenza di professionisti.
Il focus deve rimanere sui minori: In questo caso, due adolescenti che vedono i propri genitori trasformarsi in nemici, la loro casa diventare un campo di battaglia, la sicurezza economica familiare sgretolarsi. Il danno psicologico può essere permanente se non si interviene tempestivamente con un approccio multidisciplinare che metta al centro il loro benessere.

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